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CHI SIAMO

CHI SIAMO

QUESTO SITO Web è realizzato dalla Comunità Missionaria dei Servi di Maria in Acre (Brasile), che vuole farvi conoscere cosa facciamo, come lo facciamo e perché crediamo che ciò che facciamo merita la nostra vita e la nostra morte.

I religiosi che attualmente formano la comunità sono: P.Ettore Turrini, P.Paolino Baldassarri (recatisi in Brasile nel 1950), P. Oldair Gonçalves, P. Alecio Azevedo e P. Zesinho

Perchè un sito intestato alla foresta amazzonica ?

Nell'espletamento della loro missione i frati hanno attraversato la foresta impegnati nella pastorale, visitando le comunità nella foresta, lungo i fiumi, portando il vangelo, amministrando i sacramenti, risvegliando la coscienza dei diritti umani e sociali; viaggi che duravano anche diversi mesi, condividendo la vita delle popolazioni indigene e dei seringueiros. Questa vita comunitaria con le popolazioni della foresta ha reso i frati, più consapevoli del fatto che la foresta costituisce un elemento imprescindibile per la loro stessa vita.

Ma nel 1968, è avvenuto un cambiamento radicale nell'Acre; il governo infatti decise di dare l'avvio ad un utilizzo della foresta in territorio per l'allevamento del bestiame. Comincia così la distruzione della foresta per ottenere campi da coltivare; inzialmente gli alberi venivano bruciati, successivamente con la costruzione della strada, il legname veniva tagliato ed esportato nel resto del mondo. Veniva distrutto l'habitat degli indios e dei seringueiros.

Alle prime avvisaglie di aggressione della foresta, Chico Mendes, estrattore di caucciù fin dalla nascita, formò un'unione dei seringueiros portandoli a battersi contro la devastazione e per creare aree protette (riserve estrattive) gestite dalle comunità locali.

La chiesa non poteva rimanere passiva di fronte a questa devastazione della foresta che costituisce quasi un tempio dell'uomo e della vita in tutte le sue forme, un tempio del Creatore.

Ferire l'Amazzonia è ferire gli esseri umani che vi abitano, è profanare questo capolavoro del Creatore.

Per questo i frati hanno sensibilizzato in varie maniere la realtà della foresta amazonica e la situazione dei suoi popoli più abbandonati.